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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

A tutti i CITTADINI nel mondo Buon 2021!

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  Con questa gradita foto del   Borgo dove sono nato, cresciuto con le premure dei miei genitori , gli affetti dei miei nonni   e   dove ho avuto modo di fare le prime esperienze politiche   con donne e uomini di San Fele, di Ruvo del Monte, Rapone   e Bella auguro a tutti i CITTADINI nel mondo   Buon 2021! “Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà nonostante tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell’alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita; Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti. (Pablo Neruda) !”

Parachilna, il paese del South Australia dove vivono solo sei persone

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Alle porte del deserto australiano, la cittadina, famosa per il Praire Hotel, è ottima base di partenza per escursioni nel deserto Prima di entrare nel deserto australiano a nord di Adelaide e vivere un’entusiasmante avventura nell’autentico aspro e inospitale  Outback, in giro per il South Australia , i viaggiatori dovrebbero fare una sosta a  Parachilna , minuscola cittadina ferroviaria dove vivono soltanto sei persone. Cittadina? Sì perché in Australia basta poco per decretare un luogo come “città”: una cabina del telefono, un bancomat, una cassetta per la posta e un pub. E Parachilna possiede tutto questo (o meglio, solamente questo). L’insolita “città” alle porte del  Flinders Ranges National Park  si trova sulla linea ferroviaria che un tempo si collegava con la linea Ghan che attraversa l’Australia da Darwin, a nord, fino ad  Adelaide , a sud. Il Ghan, il cui nome deriva dai cammellieri afgani che furono portati in Australia nel XIX secolo per aiutare a esplorare l’allora

La ricetta tradizionale delle scarpedd di Natale

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Le  scarpedd , possiamo tradurle in italiano in frittelle.  Si tratta di una specialità natalizia, tipica della Basilicata e nello specifico, di Montalbano Jonico.  In Lucania è molto diffusa la versione salata ma esistono anche le scarpedd dolci passate nello zucchero dopo la frittura in padella. Le scarpedd Le scarpedd in altri posti della Lucania sono chiamate in modi diversi.  Si racconta che questa sorta di frittelle, si facevano per tradizione, anzi per devozione, perché doveva nascere Gesù.  Secondo le anziane, tutto quello che si faceva a Natale  e che si preparava, era devozione.  Una pratica devozionale che  iniziava qualche giorno prima del Natale, addirittura una settimana prima . Quindi non tutti facevano le scarpedd nello stesso giorno. Montalbano Jonico Le donne impastavano in giorni diversi e dunque c’era la distribuzione alle vicine.  Le panetterie, o i forni, ne facevano due o tre “sport’” (ceste di vimini). Si regalavano sempre e si portavano a far assaggiare

Affrontate il Natale 2020 tra solitudine e isolamento, ecco i consigli della psicologa „Natale in isolamento, i rischi psicologici e sociali da considerare e 10 consigli per superarli“

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„ "Sarà un Natale difficile per molte persone, che rimarranno sole o lontane dai propri cari;"  "Ecco qualche consiglio dalla psicologa per non lasciarci vincere dalla tristezza" Affrontate il Natale 2020 tra solitudine e isolamento, ecco i consigli della psicologa Sarà un Natale diverso, non possiamo negarlo. Saremo costretti, per tutelare la nostra salute e quella delle persone care, a rinunciare a pranzi e cene natalizi da condividere con amici e parenti. Inevitabimente, l'aria di festa non si sentirà, o sarà comunque tutto molto più contenuto e austero. Come sappiamo, infatti, i decreti governativi in vista delle feste natalizie costringeranno le persone a non spostarsi per raggiungere le famiglie di origine, a evitare contatti ristretti con i parenti, specialmente quelli più anziani e quindi potenziali vittime del Covid. Ma questa necessaria prudenza, che prezzo avrà? Non siamo fatti a una sola dimensione, sacrosanta la cautela per tutelare il sommo bene de

Lo Chef a tempo perso al Dino’s family restaurant

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DONATO GRUOSSO, IL BRIGANTE LETTERATO

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  La fiction il Generale dei Briganti ha portato alla ribalta sugli schermi nazionali nel 2012  la Lucania ed i suoi briganti; eroi oppure anti eroi, patrioti o reazionari, uomini e donne dedite alla macchia oppure ribelli e guerriglieri per la Libertà. Senza pretesa di analisi storiche o di giudizi sulla qualità della mini serie; così di altre opere come I briganti italiani (1961) regia di Mario Camerini; L’eredità della priora (1980), regia di Anton Giulio Majano tratto dallo straordinario romanzo di  Carlo Alianello, oppure  Li chiamarono… briganti! (1999) di Pasquale Squitieri.  Di certo il grande brigantaggio rimane saldamente legato nelle storie della Lucania, anche nei racconti popolari  o nei miti. Però si parla sempre del Generalissimo Carmine Crocco, o del suo braccio destro Ninghe Nanghe ovvero l’aviglianese Nicola Giuseppe Summa o del tiratore infallibile Giuseppe Caruso – forse il primo pentito della storia- di Vincenzo Di Gianni alias TOTARO e delle fiere donne, anche ess