MELFI LA FIRMA DEL TRATTATO CHE RESE CELEBRE LA CITTÀ APRENDO LA STRADA AL FAMOSO Concilio...

Era il 24 Giugno dell'anno domini 1059 quando in una calda e assolata città del meridione d'Italia, l'allora Papa, Niccolò II stipulò un accordo con RobertoDAltavilla (Contea di Puglia) e con Riccardo I d'Aversa della casata dei DrengotQuarrel (Signore di Genzano).
La città che sarebbe entrata di diritto a far parte della grande storia d'Italia era Melfi.
L'accordo che venne siglato invece é passato alla storia con il nome di TrattatoDiMelfi (e fu reso operativo dal successivo concordato del 23 Agosto dello stesso anno) e fece da vero e proprio apripista per il successivo Concilio che si tenne proprio nella città di Melfi.
Con il trattato si costituirono due stati normanni completamente indipendenti ma legati direttamente alla Santa Sede: Niccolò II nominò Conte di Aversa Riccardo I, (già Principe di Capua) e riconobbe Roberto il Guiscardo (che nel frattempo aveva dichiarato di essersi convertito al cristianesimo) l'elevamento della contea di Puglia a ducato di Puglia e gli conferì il titolo di Duca di Puglia, Calabria e Sicilia.
Il Pontefice estese, così, il dominio feudale della Chiesa da Capua fino alla Trinacria (antico nome della Sicilia) ed ottenne la sottomissione, l'appoggio politico e l'impegno dei capi normanni a rispettare e sostenere con le armi i decreti sull'elezione dei futuri pontefici.
Essi si impegnarono a proteggere la Chiesa dalle interferenze dell'Impero di Germania nelle stesse elezioni ed a garantire che esse avvenissero secondo le norme del Concilio.
I sovrani inoltre giurarono su Dio e sul Vangelo che sarebbero stati alleati del Papa contro qualsiasi avversario, promettendo di non avanzare in guerra senza l'autorizzazione del Capo della Chiesa.

Un primo grande passo per la storia della città di Melfi, a cui fecero seguito il "Concilio di Melfi I" il Concordato, con il quale si rendevano effettive tutte le stipule sottoscritte dal trattato, che veniva firmato proprio nella giornata odierna 

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