Sisma Bonus: come usufruire delle detrazioni

Il Sisma Bonus consente di usufruire di importanti agevolazioni in caso di interventi di ristrutturazione degli immobili. Scopri qui tutte le novità 2020

Aggiornamento del 27 maggio 2020. Con il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 il governo ha confermato il sismabonus 2020, aumentando le agevolazioni previste dalla normativa precedente. In particolare è stata incrementata la detrazione originale del 70%, la quale arriva oggi fino al 110%, coprendo tutte le spese sostenute per gli interventi antisismici realizzati su edifici che hanno un alto tasso di rischio. 
Tra le novità più interessanti del nuovo testo c’è la possibilità di sostituire le detrazioni fiscali con il credito d’imposta, una modalità piuttosto flessibile che prevede la cessione a terzi del bonus. Lo sconto è applicato sia sulle abitazioni singole sia sugli edifici condominiali, inoltre è usufruibile anche per l’acquisto di immobili antisismici. Ovviamente rimane la validità per le case situate nelle zone di rischio classificate con i livelli 1, 2 e 3. 

Sisma Bonus: tutte le novità 2020

Per rilanciare l’economia italiana dopo l’emergenza sanitaria di Covid-19, il governo ha ampliato le agevolazioni presenti all’interno dei vari bonus casa, introducendo diverse novità nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, degli interventi antisismici e dell’efficienza energetica. Ad esempio, sale a 136 mila euro il limite per il nuovo bonus, un valore massimale concesso su ogni unità abitativa, ad esclusione delle nuove costruzioni.
Allo stesso tempo viene introdotta la detrazione unica, con la possibilità di far convergere l’ecobonus con il sismabonus, purché vengano rispettati tutti i requisiti previsti dalle normative di legge di riferimento. La detrazione aumenta fino al 110%, inoltre diventa fattibile richiedere lo sgravio fiscale oppure trasformare il bonus in credito d’imposta, con la possibilità di cederlo a terzi tra cui banche, società d’intermediazione finanziaria, aziende esecutrici e compagnie assicurative. 
Il super sconto 2020 viene applicato a tutti gli interventi che rientrano nel sismabonus, in particolare ai lavori realizzati dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. Possono beneficiare delle detrazioni al 110% i seguenti soggetti:
  • persone fisiche, per immobili singoli e appartamenti condominiali;
  • cooperative di abitazioni a proprietà indivisa, per case di loro proprietà proposte ai soci con sistema di assegnazione;
  • istituti autonomi case popolari (IACP), su abitazioni di proprietà o amministrate su incarico delle amministrazioni comunali.

Come ottenere il bonus sisma?

Come abbiamo visto finora, al sismabonus possono accedere tutti coloro che effettuano interventi di adeguamento sismico su un’abitazione, senza differenza se si tratta di prima o di seconda casa (quest’ultime solo se inserite all’interno di un complesso condominiale). Inoltre, per chi ha realizzato entro il 31 dicembre 2016 interventi di adeguamento sismico, è spettato il bonus terremoto prima casa e attività produttiva, se inclusi nelle zone 1 e 2, o il bonus ristrutturazione edili immobili.
Per i lavori eseguiti a partire dal 1° luglio 2020, invece, il Decreto Rilancio prevede la possibilità di scegliere come fruire del maxi sconto del sismabonus 2020. La prima opzione è quella classica, con la detrazione fino al 110% da ottenere attraverso sgravio fiscale, con una ripartizione in 5 quote di uguale importo con cadenza annuale. Questa modalità richiede l’inserimento delle spese all’interno del modello F24, con la domanda inviata sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. 
In alternativa, come novità assoluta 2020, è possibile convertire la detrazione in credito d’imposta, una soluzione ideale per chi ha mancanza di liquidità al momento. La cessione permette di ricevere uno sconto diretto, scambiando il valore dell’agevolazione con le imprese che hanno eseguito gli interventi, oppure con una banca o un intermediario finanziario, riducendo il bonus dal 110 al 100%. Per la conversione con una compagnia assicurativa, invece, è necessario sottoscrivere una polizza a copertura dell’immobile per le calamità naturali, con diminuzione del bonus dal 110 al 90%.

Sisma Bonus 2020: le zone sismiche 1, 2 e 3

Si sa, purtroppo che l’Italia è un Paese con un alto rischio sismico, e sicuramente i terremoti a Messina, in Friuli o gli eventi che hanno colpito L’Aquila non hanno fatto bene al nostro territorio. Le zone storiche ad alto rischio sismico riguardano nel dettaglio gli Appennini, l’Appennino umbro-marchigiano e la Sicilia Orientale, come indicato dalla mappa aggiornata realizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con la partecipazione della Protezione Civile. 
Per usufruire delle agevolazioni del sismabonus 2020 l’immobile deve trovare in un’area di rischio, in particolare in una zona classificata con il grado 1, 2 o 3. 
La zona 1 indica i luoghi più pericolosi, dove è presente un’elevata probabilità che possa avvenire un terremoto di forte intensità nei prossimi anni. La zona 2 comprende i territori in cui è possibile che si manifesti un evento sismico, mentre la zona 3 è meno rischiosa ma potrebbe comunque accadere un movimento sismico moderato. 
Per scoprire se il proprio comune fa parte di una zona sismica 1, 2 o 3, quindi se è possibile rientrare nelle detrazioni fino al 110% del sismabonus, è possibile consultare gli elenchi ufficiali presenti sul sito del Ministero dell’Interno oppure sul portale web della Protezione Civile. Altrimenti è possibile rivolgersi a una ditta specializzata, richiedendo la valutazione da parte di un tecnico abilitato alla perizia tecnica dell’immobile.

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