Coronavirus, positivo il Prefetto di Matera


Il prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, è risultato positivo al coronavirus. E’ ricoverato nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Matera, Madonna delle Grazie. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno in una città finora priva di casi e che ora vede protagonista il rappresentante del Governo sul territorio. A quanto si apprende, il funzionario sarebbe entrato in contatto con persone provenienti dalle zone interessate dall’emergenza del nord Italia. Dettaglio questo cruciale e che al momento non risulterebbe confermato agli uffici della Prefetttura dove l’attivita lavorativa per ora sta proseguendo regolarmente. Quello del prefetto non è l’unico caso. Positivi al tampone anche due docenti dell’università della Basilicata che adesso si trovano in quarantena nelle rispettive abitazioni.Le autorità regionali sanitarie sono impegnate alla luce dei primi casi a Matera nel risalire alla catena di persone con cui sono entrati in contatto. Il prefetto il 28 febbraio ha tenuto l’ultimo incontro con il comitato per l’ordine e la sicurezza con le massime rappresentanze. Nel frattempo si rispettano in città, e anzi sono potenziate , tutte le misure disposte con dpcm del 4 marzo, in linea col quale il Sindaco di Matera De Ruggieri ha disposto la chiusura del mercato settimanale di Via Granulari dal 7 al 28 marzo 2020. Sono sospesi i mercati rionali infrasettimanali nelle giornate in cui sono previsti. La misura si è resa necessaria per il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale (1 metro) prevista dal decreto. Stop anche agli impianti sportivi comunali, alle iniziative e manifestazioni organizzate e patrocinate dal Comune. Inoltre, in una lettera indirizzata alle associazioni di categoria delle piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigianali, il sindaco invita all’osservanza delle disposizioni del Decreto e a sospendere tutti gli eventi in corso o programmati fino al 3 aprile prossimo”. E dopo le scuole chiusi anche gli istituti privati e le ludoteche. La raccomandazione infine è quella di rispettare il protocollo evitando di andare in ospedale e di affollare il pronto soccorso e di rivolgersi al proprio medico.

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