SCUOLA 2.0, COSA PREVEDE IL FINANZIAMENTO DELLA REGIONE - 2
La delibera prevede il finanziamento ed il completamento di due distinte tipologie di operazione:
• Scuol@ 2.0 - L’azione Scuol@ 2.0 è un progetto nazionale di ampio respiro, il cui connubio con le altre azioni (LIM, Cl@ssi 2.0, editoria digitale), oltre a contribuire ad una modifica di scuole ed aule, richiede un ripensamento dei modelli, dell’organizzazione e della programmazione didattica, dei rapporti scuola-famiglia, scuola-istituzioni locali. Tutto questo significa mettere in campo un progetto complesso che possa prevedere l’introduzione e l’utilizzo di tecnologie e strumenti diversificati tra cui, oltre ai kit LIM, anche, ad esempio la Tv digitale, le piattaforme per la gestione di classi virtuali, i vari reader, tablet, netbook ecc.
Realizzare una Scuol@ 2.0 significa trovare una soluzione progettuale fortemente innovativa che risponda ad esigenze sia didattiche che organizzative di un intero istituto scolastico; richiede un impegno di progettazione e un esercizio di creatività che possono portare a soluzioni tecnologiche non standard. L’individuazione delle tecnologie, che devono comunque essere coerenti e adeguate al progetto didattico, deve tenere in considerazione la rapida obsolescenza cui è soggetto il settore delle TIC. E quindi in una Scuol@ 2.0 le dotazioni tecnologiche devono essere interoperabili, devono cioè realizzare sistemi che, anche se non omogenei, possono interagire e comunicare tra loro, scambiarsi o riutilizzare informazioni; devono essere integrabili, cioè essere pienamente fruibili con i dispositivi già esistenti; devono essere multipiattaforma, quindi funzionanti su più sistemi operativi ed in particolare su piattaforme operative Unix/Linux, Microsoft Windows e Apple Macintosh.
• Cl@ssi 2.0. - L’azione Cl@ssi 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Alunni e docenti possono disporre di dispositivi tecnologici e device multimediali e le aule vengono progressivamente dotate di apparati per la connessione ad Internet. Le Cl@ssi 2.0 costruiscono, con il supporto dell'A.N.S.A.S. e di una rete di Università associate, un progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate.
Le spese ammissibili al contributo regionale sono quelle inerenti l’acquisto di tablet, notebook, LIM - Lavagne interattive o Schermi interattivi, infrastrutture di rete preferibilmente Wi-Fi con access point. I tablet vengono consegnati in comodato d’uso direttamente a docenti e studenti, per rendere gli strumenti digitali più familiari e responsabilizzare e coinvolgere le famiglie.
Si tratta di contributi di 132.000 euro per ciascuna Scuola 2.0, e contributi che vanno dai 11.000 agli 80.000 euro per gli Istituti con Classi 2.0,
La Cl@sse 2.0, infatti, è un ambiente di apprendimento collettivo e partecipato, che affianca all’insegnamento tradizionale nuove forme di didattica. E’ un ambiente in cui convivono strumenti tradizionali e nuove tecnologie e in cui gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi. Esiste una dotazione minima prevista per una Classe 2.0, così composta:
• un dispositivo mobile per alunno, prevalentemente un notebook o un tablet di ultima generazione dotati di scheda wireless in grado di interagire con una rete esistente. Tenuti in classe sono collegati in rete wireless e permettono la realizzazione di esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali. Portati a casa da ciascun alunno hanno la funzione di libro/quaderno multimediale su cui studiare ed organizzare gli appunti.
• una LIM o uno schermo interattivo: il dispositivo permette la manipolazione di testi, immagini, esplorazioni del web e attività collaborative. Tutto quello che vi si scrive non è mai cancellato e diventa la memoria delle attività della classe;
• una infrastruttura di rete preferibilmente Wi-Fi, con access point in grado di negoziare il traffico dell’intera classe e con politiche di sicurezza adeguati alla situazione:
• ciascun dispositivo deve essere corredato di programmi adeguati alla didattica della scuola in questione. Preferibilmente software freeware, rispondenti a vari requisiti, quali interfaccia in lingua italiana, compatibilità con sistemi Windows e, quando possibile, anche con Apple, fruibilità in rete e in locale.
Il finanziamento è interamente sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007 – 2013 della Basilicata.
FONTE AGR
• Scuol@ 2.0 - L’azione Scuol@ 2.0 è un progetto nazionale di ampio respiro, il cui connubio con le altre azioni (LIM, Cl@ssi 2.0, editoria digitale), oltre a contribuire ad una modifica di scuole ed aule, richiede un ripensamento dei modelli, dell’organizzazione e della programmazione didattica, dei rapporti scuola-famiglia, scuola-istituzioni locali. Tutto questo significa mettere in campo un progetto complesso che possa prevedere l’introduzione e l’utilizzo di tecnologie e strumenti diversificati tra cui, oltre ai kit LIM, anche, ad esempio la Tv digitale, le piattaforme per la gestione di classi virtuali, i vari reader, tablet, netbook ecc.
Realizzare una Scuol@ 2.0 significa trovare una soluzione progettuale fortemente innovativa che risponda ad esigenze sia didattiche che organizzative di un intero istituto scolastico; richiede un impegno di progettazione e un esercizio di creatività che possono portare a soluzioni tecnologiche non standard. L’individuazione delle tecnologie, che devono comunque essere coerenti e adeguate al progetto didattico, deve tenere in considerazione la rapida obsolescenza cui è soggetto il settore delle TIC. E quindi in una Scuol@ 2.0 le dotazioni tecnologiche devono essere interoperabili, devono cioè realizzare sistemi che, anche se non omogenei, possono interagire e comunicare tra loro, scambiarsi o riutilizzare informazioni; devono essere integrabili, cioè essere pienamente fruibili con i dispositivi già esistenti; devono essere multipiattaforma, quindi funzionanti su più sistemi operativi ed in particolare su piattaforme operative Unix/Linux, Microsoft Windows e Apple Macintosh.
• Cl@ssi 2.0. - L’azione Cl@ssi 2.0 si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Alunni e docenti possono disporre di dispositivi tecnologici e device multimediali e le aule vengono progressivamente dotate di apparati per la connessione ad Internet. Le Cl@ssi 2.0 costruiscono, con il supporto dell'A.N.S.A.S. e di una rete di Università associate, un progetto didattico per la sperimentazione di metodologie didattiche avanzate.
Le spese ammissibili al contributo regionale sono quelle inerenti l’acquisto di tablet, notebook, LIM - Lavagne interattive o Schermi interattivi, infrastrutture di rete preferibilmente Wi-Fi con access point. I tablet vengono consegnati in comodato d’uso direttamente a docenti e studenti, per rendere gli strumenti digitali più familiari e responsabilizzare e coinvolgere le famiglie.
Si tratta di contributi di 132.000 euro per ciascuna Scuola 2.0, e contributi che vanno dai 11.000 agli 80.000 euro per gli Istituti con Classi 2.0,
La Cl@sse 2.0, infatti, è un ambiente di apprendimento collettivo e partecipato, che affianca all’insegnamento tradizionale nuove forme di didattica. E’ un ambiente in cui convivono strumenti tradizionali e nuove tecnologie e in cui gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi. Esiste una dotazione minima prevista per una Classe 2.0, così composta:
• un dispositivo mobile per alunno, prevalentemente un notebook o un tablet di ultima generazione dotati di scheda wireless in grado di interagire con una rete esistente. Tenuti in classe sono collegati in rete wireless e permettono la realizzazione di esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali. Portati a casa da ciascun alunno hanno la funzione di libro/quaderno multimediale su cui studiare ed organizzare gli appunti.
• una LIM o uno schermo interattivo: il dispositivo permette la manipolazione di testi, immagini, esplorazioni del web e attività collaborative. Tutto quello che vi si scrive non è mai cancellato e diventa la memoria delle attività della classe;
• una infrastruttura di rete preferibilmente Wi-Fi, con access point in grado di negoziare il traffico dell’intera classe e con politiche di sicurezza adeguati alla situazione:
• ciascun dispositivo deve essere corredato di programmi adeguati alla didattica della scuola in questione. Preferibilmente software freeware, rispondenti a vari requisiti, quali interfaccia in lingua italiana, compatibilità con sistemi Windows e, quando possibile, anche con Apple, fruibilità in rete e in locale.
Il finanziamento è interamente sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007 – 2013 della Basilicata.
FONTE AGR
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