Carlo di Borbone e la Basilicata Nell’ambito del contesto relativo al «tempo eroico» del Regno di Napoli, come fu definito dal ministro Bernardo Tanucci, ossia l’istituzione del Regno autonomo sotto la dinastia dei Borbone, solo da alcuni anni la storiografia ha ripreso ad analizzare il primo ventennio del riformismo borbonico, relativo a una risistemazione della compagine statale e a una ridefinizione delle direttrici di sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. Certamente, dopo i fondamentali lavori generali di Michelangelo Schipa, Benedetto Croce, Raffaele Ajello, Raffaele Colapietra e Pasquale Villani, un nuovo impulso è stato dato da studiosi della scuola di Giuseppe Galasso e di Augusto Placanica, con nuovi, approfonditi, studi relativi alla persona di Carlo di Borbone al di là della tradizionale mitizzazione del “padre fondatore” del Regno quale fu imposta dalla pubblicistica fin dal cruciale 1759, alla sua partenza per la Spagna1. Particolare interesse, in tale direzione, riveste lo s
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