PIANO PER IL SUD: IN OTTO PUNTI IL RILANCIO DEL MEZZOGIORNO


Varato dal Consiglio dei Ministri del 26 novembre scorso il Piano nazionale per il Sud.
Il Piano, del valore complessivo di 100 miliardi di euro,rappresenta un atto di impegno politico e di indirizzo strategico con lo scopo di ridurre il divario territoriale.
Il Piano prevede la nomina dicommissari straordinari nel caso in cui gli interventi non abbiano tempi certi e contiene un numero limitato di priorità sulla cui attuazionedovrà confluire l’impegno e lo sforzo di tutte le Amministrazioni responsabili e competenti, ai diversi livelli istituzionali, per la realizzazione degli interventi necessari.
Nel Piano trovano posto anche le proposte avanzate dalle parti sociali in materia di crescita ed occupazione nel Mezzogiorno.
Il Piano prevede otto priorità raggruppate in tre obiettivi strategici:
  • infrastrutture, ambiente e beni pubblici;

  • competenze ed istruzione;

  • innovazione,ricerca e competitività.

A queste si aggiungono altre cinque priorità strategiche di carattere orizzontale, da attuare rapidamente per creare nel Mezzogiorno un ambiente favorevole e pre-condizioni adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità di sviluppo:

  • sicurezza e legalità;

  • certezza dei diritti e delle regole;

  • pubblica amministrazione piùtrasparente ed efficiente;

  • Banca del Mezzogiorno;

  • sostegno mirato e veloce per le imprese, il lavoro e l’agricoltura.

Ai fini dell'acquisizione dei pareri prescritti, il provvedimento sarà trasmesso alla Conferenza unificata, alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismofiscale e alle Commissioni parlamentari di merito.

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