Federalismo, G. Pittella(Pd): siamo alla tassa sulla miseria
"Con i decreti approvati dal Consiglio dei Ministri il federalismo del governo e della Lega getta la maschera: con la cura Calderoli le regioni ricche saranno sempre piu’ ricche e le regioni povere sempre piu’ povere’’.
Lo Afferma in una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella.
‘’Oggi il Sole 24 ore ha messo nero su bianco quello che denunciamo da tempo: le regioni con il bilancio in rosso, come per esempio Lazio, Molise, Campania e Calabria, potrebbero essere costrette ad aumentare le addizionali Irpef del 300% per continuare ad assicurare un minimo di servizi ai cittadini, mentre le regioni in surplus saranno in condizione di azzerare l’Irap e accrescere le detrazioni Irpef per le famiglie’’ denuncia l’europarlamentare del Pd.
‘’A essere parzialmente salvaguardati dagli aumenti, solo fino a un tetto di 28mila euro, saranno i lavoratori dipendenti e i pensionati – sottolinea ancora Pittella – ma quanti al Sud godono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con una disoccupazione giovanile e femminile che tocca ormai il 50°%? Paradossalmente le aziende e il lavoro autonomo del Mezzogiorno saranno piu’ tassati di quelle del ‘’ricco’’ settentrione’’. ‘’Siamo arrivati con il governo Bossi-Berlusconi a produrre una tassa sulla miseria, altro che abbattimento della pressione fiscale –polemizza l’europarlamentare eletto nella Circoscrizione Sud - mentre ci si rifiuta di considerare oltre ai costi standard (calcolati con i bilanci alla mano delle regioni piu’ ricche) le prestazioni standard, che nel Mezzogiorno sono drammaticamente sotto la media nazionale ed europea, vedi la gestione dei rifiuti, il disastro della scuola dell’obbligo dopo la cura Gelmini e i viaggi della speranza che sono costretti a fare i cittadini del Sud per farsi curare nei nosocomi del nord’’. ‘’Tagli di bilancio e aumenti delle tasse condurrebbero il Mezzogiorno in una spirale recessiva che determinerebbe il colpo finale a ogni possibilita’ di sviluppo’’ conclude Pittella.
fonte BAS/
Lo Afferma in una nota il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella.
‘’Oggi il Sole 24 ore ha messo nero su bianco quello che denunciamo da tempo: le regioni con il bilancio in rosso, come per esempio Lazio, Molise, Campania e Calabria, potrebbero essere costrette ad aumentare le addizionali Irpef del 300% per continuare ad assicurare un minimo di servizi ai cittadini, mentre le regioni in surplus saranno in condizione di azzerare l’Irap e accrescere le detrazioni Irpef per le famiglie’’ denuncia l’europarlamentare del Pd.
‘’A essere parzialmente salvaguardati dagli aumenti, solo fino a un tetto di 28mila euro, saranno i lavoratori dipendenti e i pensionati – sottolinea ancora Pittella – ma quanti al Sud godono di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, con una disoccupazione giovanile e femminile che tocca ormai il 50°%? Paradossalmente le aziende e il lavoro autonomo del Mezzogiorno saranno piu’ tassati di quelle del ‘’ricco’’ settentrione’’. ‘’Siamo arrivati con il governo Bossi-Berlusconi a produrre una tassa sulla miseria, altro che abbattimento della pressione fiscale –polemizza l’europarlamentare eletto nella Circoscrizione Sud - mentre ci si rifiuta di considerare oltre ai costi standard (calcolati con i bilanci alla mano delle regioni piu’ ricche) le prestazioni standard, che nel Mezzogiorno sono drammaticamente sotto la media nazionale ed europea, vedi la gestione dei rifiuti, il disastro della scuola dell’obbligo dopo la cura Gelmini e i viaggi della speranza che sono costretti a fare i cittadini del Sud per farsi curare nei nosocomi del nord’’. ‘’Tagli di bilancio e aumenti delle tasse condurrebbero il Mezzogiorno in una spirale recessiva che determinerebbe il colpo finale a ogni possibilita’ di sviluppo’’ conclude Pittella.
fonte BAS/
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